Si è celebrata martedì anche a l’Aja la Giornata Mondiale della Lingua Materna, si tratta di un’iniziativa lanciata dall’Unesco nel 1999 e ricorrente il 21 febbraio per commemorare la protesta pacifica di studenti bengalesi nel 1952 a Dacca contro la decisione del governo pakistano di imporre l’urdu come unica lingua ufficiale del paese, subendo violenza da parte delle autorità governative di quel tempo. L’evento è stato organizzato dall’Ambasciata del Bangladesh in collaborazione con l’Università di Leiden e il Ministero degli Affari Esteri dei Paesi Bassi. I relatori e i partecipanti intervenuti hanno illustrato l’importanza del plurilinguismo, della varietà delle culture e della pari dignità delle lingue.
Anche l’Italia ha contribuito a questa ricorrenza con un intervento dell’Ambasciatore Giorgio Novello che ha voluto ricordare la ricchezza del patrimonio linguistico italiano, dalle radici latine fino ad oggi. L’Ambasciatore ha poi recitato alcuni versi della Divina Commedia di Danta Alighieri padre della lingua italiana, una composizione di Catullo e una poesia giovanile del poeta esperantista Kamparano Juna sottolineandone il messaggio di pace tra popoli.